Sono 97 le donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno al 1 novembre 2023 (secondo la fonte Femminicidio Italia).
Il dato conferma il trend di una donna uccisa ogni 3/4 giorni per mano del partner. Si tratta di crimini che maturano all’interno di relazioni sbilanciate e caratterizzate da violenze che possono essere fisiche o psicologiche o sessuali ed economiche ma a volte, tutte le tipologie della violenza possono essere compresenti. Il controllo della partner è un elemento sempre presente in questo tipo di relazioni quando l’eliminazione fisica della donna è l’atto finale di una serie di vessazioni e aggressioni.
Resta fondamentale operare su più livelli: favorire l’emersione della violenza attraverso la distribuzione capillare sul territorio di Centri antiviolenza, rafforzare il lavoro di rete tra i soggetti del privato sociale, le istituzioni e i centri antiviolenza ma anche effettuare sempre la valutazione del rischio che permette di restituire, a chi accoglie la richiesta di aiuto della donna, un quadro descrittivo del contesto. Un passaggio fondamentale che permette di modulare interventi volti a garantire una maggiore sicurezza della donna.
La sola denuncia però non basta. E’ sempre importante il lavoro di rete e la collaborazione costante tra tutti i soggetti che interagiscono con la donna per attuare risposte multi-livello per sostenere la donna, tutelare i minori e bloccare azioni violente da parte dell’ex partner.