L’accordo che l’Unione Europea ha stilato con la Tunisia, garantirà 105 milioni di euro per sostenere Tunisi nel blocco delle partenze. Tutto questo accade dopo che molti uomini e donne, in fuga dai loro paesi sono state deportate al confine con la Libia solo pochi giorni fa e lasciati senza cibo e acqua proprio dalle autorità tunisine. Ma cosa si cela dietro questo accordo e quali conseguenze porterà ai e alle migranti?
D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, di cui Demetra donne in aiuto è socia, conosce il sistema italiano dell’accoglienza di migranti. La nostra associazione nazionale collabora dal 2017 con UNHCR nel progetto Leaving violence. Living safe. per l’accoglienza di donne migranti e richiedenti asilo.
Antonella Veltri, presidente D.i.Re ha commentato che: “È sulla base di questa esperienza che esprimiamo sconcerto e profonda preoccupazione per un accordo che – tra i vari punti – garantisce decine di milioni di euro per bloccare le partenze di chi ha diritto a chiedere asilo. Sappiamo bene quanto è successo dopo gli accordi con la Libia e con la Turchia e, soprattutto visto quanto sta accadendo in questi giorni, ci aspettiamo deportazioni illegittime, campi di concentramento, torture e conseguenti viaggi sempre più pericolosi. Chi riuscirà ad approdare sulle nostre coste troverà un sistema di accoglienza al collasso, che non è in grado di dare adeguata ospitalità alle persone che arrivano in fuga da guerre, carestie e condizioni ambientali disastrose con fragilità e traumi importanti”.